About me

Mi chiamo Anna D’Errico e vivo da sempre con una valigia in mano e tante idee in testa. Nomade un po’ per scelta, un po’ per necessità ho fatto per anni la ricercatrice in università e il naso è il mio pallino.

Gli odori li ho sempre amati, fin da bambina. Saranno state le estati nella campagna salentina, la terra rossa, gli ulivi e le rose di mia madre a segnare inesorabilmente le mie narici. Sono cresciuta annusando il mondo, le cose, le persone, cogliendo in questo modo la loro natura, e lo faccio ancora oggi. Quindi forse non è un caso se sono finita a occuparmi di neuroscienze e a studiare l’olfatto, chissà. I profumi poi mi hanno sedotta prima ancora che potessi capire consapevolmente tutto il loro potere…

Ho iniziato da bambina collezionando mignon e fialette e mi ricordo che facevo il giro delle profumerie “a caccia di campioncini”, una questua odorosa che mi faceva sentire un po’ una pirata delle fragranze. Poi sono cresciuta, più o meno, ma l’esplorazione del mondo degli odori non l’ho certo abbandonata, anzi la mia educazione olfattiva prosegue a pieno ritmo. Prosegue in modo tanto appassionato che oltre a studiare come funziona questo senso un po’ selvaggio ho deciso anche di raccontarvelo.

Io come ho cominciato? Mi sono laureata in biologia a Pavia dove ho fatto anche un dottorato di ricerca in neuroscienze, poi sono andata alla Sissa di Trieste e lì ho iniziato a studiare come agiscono i feromoni scoprendo così quali inimmaginabili poteri possa avere la pipì di topo. Dopo due anni siccome i traslochi temprano il corpo e lo spirito mi sono trasferita di nuovo, a Francoforte. Ho lavorato al Max-Planck Institute of biophysics e alla Goethe University.  Una parte importante delle mie ricerche negli anni è stato lo studio di come il cervello decifra e riconosce gli odori; una faccenda piuttosto ingarbugliata, e quindi affascinante da morire.

Inoltre, da diversi anni pratico teatrodanza e lavoro come performer indipendente. Unendo le cose amo, ho iniziato a lavorare sulla componente estetica dell’arte e della percezione olfattiva, e sull’uso di odori nello spazio performativo (teatro olfattivo).

Tutte queste esperienze si sono condensate nel mio attuale lavoro come freelance esperta di odori e olfatto, divulgatrice scientifica, science writer e artista indipendente.

Questa sarà una finestra sul mondo della ricerca e dell’olfatto: chiudete gli occhi e spalancate le narici!

PS. mi trovate ora sul nuovo sito neurosmellist.com

Photo 06.04.17, ciliegi in fiore

About me

My name is Anna D’Errico, and I am a roamer. I am addicted to traveling and I believe in the power of irony and laugh. I love smell since I can remember; as a child I loved collecting smelling goods from my mums’ garden, and little perfumes from anywhere- ok, I had a huge collection of samples and miniatures, and I still do have it… So, maybe is not by chance that I ended up studying olfaction, the sense of smell.

I am a neuroscientist, and a science writer, based  now in Frankfurt, Germany. After my PhD in neuroscience I was at the International School for Advanced Studies (SISSA-ISAS), Trieste, Italy, where I worked mainly on olfaction and pheromones. I worked for several years at the Max Planck Institute of Biophysics and the Goethe University. One of the main focus of my research was  the olfactory sensory coding and neural circuits in the brain cortex, so how the “smelling brain” works.
Aside the wet-lab I started to work few years ago on the aesthetical dimension and practical applications of odor in theatrical space (olfactive theatre). I have artistic experience in dance and theatre, loving intersections between science and art, and I always considered the opportunity of a merge between these two worlds, science and art, in order to get new insights.  This work continues; what will come next I am not sure yet, but it smells good.

Picture1

PS. Ringrazio Monica, lei sa perché.

35 Pensieri su &Idquo;About me

  1. Pingback: Perché la perdita dell’olfatto causata dalla Covid-19 è un problema di salute pubblica -

  2. Pingback: Scent in Cinema Series – scented storytelling

  3. Buongiorno, mi chiamo Gino e scrivo dalla provincia di Monza. Da circa 10 anni mi occupo di comunicazione olfattiva e scenografie olfattive grazie ad un sistema di diffusione di fragranze messo a punto da me che non prevede liquidi (quindi diffondo senza nebulizzare o spruzzare grazie a capsule solide ) . La ns azienda è in grado di realizzare dei mini kit con fragranze certificate (prodotte da ns partner leader mondiali nella realizzazione di fragranze e aromi ) per effettuare test che aiutino a capire se le persone iniziano ad avere perdita dell’olfatto. Lascio i miei riferimenti. Saluti

  4. Ciao Anna!
    Scusa se ti scrivo ma sto cercando conforto da qualcuno 😂.
    Sono Gianluca , ho 24 anni e dopo una lieve febbre e raffreddore,Ormai sono 22 giorni con oggi che ho perso gusto e olfatto, prima completamente , ora sento solo determinati profumi come ( caffè , pesto, liquirizia, maionese, salsiccia) ma la maggior parte ancora no!
    Gli odori (sgradevoli) zero completo per esempio!
    Ho letto che probabilmente è un sintomo legato al Covid-19 .
    La mia paura però ( lavorando nella ristorazione ) è che non passi più !
    C’è questo rischio , o bisogna solo avere pazienza?
    Scusa per la domanda forse banale!
    Ti ringrazio in anticipo
    Gianluca

    • Ciao Gianluca, è vero, i medici stanno registrando diversi casi di pazienti Covid-19 che stanno avendo anche problemi olfattivi. Al momento, come ho spiegato nel post, è difficile avere un quadro chiaro. In ogni caso bisognerebbe vedere il singolo caso clinico, diverse persone stanno poi recuperando l’olfatto. Al momento l’unica cosa che posso dirti è che è normale avere un recupero lento (anche di settimane) e serve avere pazienza. In bocca al lupo!

      • Buonasera Anna, anche io come Gianluca ho perso completamente gusto e olfatto da ben 5 settimane…solo negli ultimi dieci giorni ho iniziato a percepire qualche odore (spezie sopratutto) e ho notato che se mentre mangio inspiro profondamente riesco a percepire quasi completamente il profumo e il sapore dei cibi. Ad oggi non sento ancora l’odore del pannolino sporco di mio figlio e altri profumi forti (come caffè ad esempio).
        Quindi al momento (dopo la quinta settimana) potrei ritenere il mio olfatto parzialmente recuperato (sarà al 30-40%) ma sono terrorizzato dall’idea che non possa più tornare del tutto al 100%.
        Posso chiedere cortesemente un tuo parere. Basta portare pazienza come suggerito a Gianluca? Dopo quanto tempo senza aver recuperato olfatto e gusto bisogna iniziare a preoccuparsi?
        Grazie mille

      • Ciao e grazie per il tuo commento. Premesso che non sono un medico e che quindi consiglio come prima cosa di consultare comunque il tuo medico per approfondire la questione, posso solo dirti quello che al momento la comunità scientifica sa. Dalla casistica aneddotica al momento pare che la funzione olfattiva dovrebbe ritornare, come scrivevo anche nel post l’unica cosa davvero importante per ora è – anche se so che è difficile – portare pazienza e non allarmarsi subito perché è normale che il recupero sia lento e possa richiedere settimane (o anche mesi in casi più gravi); il recupero dell’epitelio e dei neuroni olfattivi è lento. In ogni caso è bene riportare la propria condizione al medico.

  5. Pingback: gossipornot.Olfatto e gusto sintomi del Coronavirus? Pazienti e l'indirizzo rispondono | GossipToday

  6. Pingback: Olfatto, il senso perfetto - Cosmopolo

  7. Pingback: Petricore: l’odore della pioggia – LA FILLOSSERA

  8. Cara Patrizia, io ho perso progressivamente l’impatto nel 2000. Nel giro di sei mesi l’ho perso tutto. Con molto dolore. Ho provato tutte le cure, allopatiche, omeopatiche e naturali. Senza successo. Quando anni fa ha vinto il Nobel per la medicina una studiosa americana con uno studio sull’olfatto, le ho scritto se c’erano cure per il suo ripristino e mi ha scritto che per il momento no. Ho sempre sofferto di riuniti allergiche e forse è questo il motivo. L’olfatto mi manca molto, il gusto è solo dolce, salato, agro e piccante. Senza sfumature. Si apprezzano i colori, la consistenza, la forma, la presentazione. È tempo che vorrei creare un forum di anosmici, sarebbe bello usare questo bellissimo e profumato sito come trampolino di lancio…lascio miei recapiti alla d’errico

    • Il nostro problema è raro e molto sottovalutato purtroppo, io non sentendo più odori ho paura di mangiare cibi guasti o di non accorgermi di fughe di gas. Spero che la medicina faccia qualche scoperta per aiutarci

  9. Cara Patrizia, io ho perso progressivamente l’impatto nel 2000. Nel giro di sei mesi l’ho perso tutto. Con molto dolore. Ho provato tutte le cure, allopatiche, omeopatiche e naturali. Senza successo. Quando anni fa ha vinto il Nobel per la medicina una studiosa americana con uno studio sull’olfatto, le ho scritto se c’erano cure per il suo ripristino e mi ha scritto che per il momento no. Ho sempre sofferto di riuniti allergiche e forse è questo il motivo. L’olfatto mi manca molto, il gusto è solo dolce, salato, agro e piccante. Senza sfumature. Si apprezzano i colori, la consistenza, la forma, la presentazione. È tempo che vorrei creare un forum di anosmici, sarebbe bello usare questo bellissimo e profumato sito come trampolino di lancio…lascio miei recapiti alla d’errico

  10. Anch’io come te amavo i profumi e legavo i miei ricordi più belli a un profumo ma da più di un anno ho perso l’olfatto e sto malissimo. Veramente qualcosa sento ma è trasformato. Anche i sapori purtroppo sono cambiati e nessun medico mi sa spiegare. Se possibile puoi darmi più spiegazioni?

    • Cara Patrizia, è vero, perdere l’olfatto provoca numerosi cambiamenti e può essere difficile abituarsi. Premesso che non sono un medico, a volte è difficile fare diagnosi accurate perché i casi sono relativamente pochi e se ne parla poco per cui può capitare di non trovare subito risposte alle proprie domande. Le cause della perdita dell’olfatto possono essere diverse, spesso causate da infezioni, riniti e allergie molto intense, oppure in seguito a un incidente; inoltre vi è spesso una perdita dell’olfatto con l’invecchiamento. Siccome il gusto dipende molto dall’olfatto e l’aroma dei cibi deriva dalla stimolazione detta “retronasale” dell’olfatto, uno degli effetti della perdita dell’olfatto è proprio il sentire meno il sapore dei cibi. Se può esserti utile c’è questo sito, in inglese, di una fondazione dedicata all’anosmia, in Gran Bretagna, fornisce molte informazioni utili: http://www.fifthsense.org.uk/

  11. Ciao Anna,
    l’olfatto è un senso che spesso si tende a sottovalutare, ma che da alcuni anni ha cominciato ad affascinarmi. Dal giorno in cui ho assistito a una lezione di neuroanatomia sulle vie olfattive ho iniziato a prestare più attenzione agli odori e vi ho trovato un mondo invisibile e sconfinato. Mi piace leggere il tuo sito, contiene la giusta miscela di narrazione e scienza.
    Una cosa che mi colpisce a proposito dell’olfatto è la limitatezza del lessico che abbiamo per descrivere odori e puzze rispetto alla quantità di termini esistenti per definire le percezioni degli altri organi di senso. In un racconto che ho scritto ho tentato di dare agli odori lo stesso peso percettivo delle immagini o delle sensazioni uditive. Se ne hai voglia e tempo, tra un viaggio e l’altro, ti invito a leggerlo. Lascio qui il link: https://www.vividatellus.it/blog/il-cacciatore-di-piante-capitolo-xiii/
    Sono curioso di sapere cosa ne pensi.
    Un saluto,
    Federico

  12. Buona sera Anna – faccio periodicamente dei giri sul Tuo sito in modo nostalgico ma con molto interesse. Sono anosmico, ho perso l’olfatto nel 2000 e quindi cerco sempre delle belle cose o scritti che descrivino o rappresentano l’olfatto in modo bello: il Tuo sito è uno di quei luoghi. Continuate così ed io continuo ad immaginare i profumi, gli odori e le puzze raccontate e disegnate.
    saluti, martino

  13. Buon giorno a tutti. Questo bellissmo blog mi sembra il luogo più adatto per suggerire a Lei e a tutti i lettori del Suo blog un interessantissimo libro appena uscito nella versione italiana del filosofo tedesco-coreano Byung-Chul Han dal titolo “Il profumo del tempo”, che, sviluppando le suggestione de “La recherche”, riflette sul legame profondo tra Tempo e olfatto, da cui il titolo del libro. Cito solo una frase che evoca il senso del libro “I profumi non possono succedersi l’uno all’altro alla stessa velocità delle immagini ottiche… Una società dominata dai profumi probabilmente non svilupperebbe affatto una tendenza al mutamento e all’accelerazione, mentre si nutrirebbe del ricordo e della memoria, della lentezza e della permanenza”. Buona lettura, Rosalba

    • Cara Rosalba, grazie della suggestione, non conoscevo il libro e lo andrò sicuramente a spulciare. Tra l’altro a proposito del tempo mi viene in mente che Sant’Agostino diceva: ” Se nessuno me lo chiede lo conosco, ma se qualcuno me lo chiede non lo so più”; non è forse vero anche per l’olfatto e quando annusiamo qualcosa? Effimero e sfuggente, eppure così potente.

  14. Ciao Anna, sono Giuseppe Badolato non conoscevo il tuo lavoro bello e importante. Sto organizzando una biennale per l’Infanzia dal titolo “ A lume di naso: Ballata dei 5 sensi per una cultura materiale nei servizi alla prima infanzia”. mi piacerebbe poterti contattare attraverso una mail per un confronto. Grazie.

  15. Cara Anna. Mi affascina molto la sua passione . So che può sembrare strano ma avrei un urgente bisogno di contattarla privatamente . Posso avere un suo contatto e-mail ?

  16. Buongiorno ,anche io fin da bambina raccoglievo i petali di rosa nel giardino e messi in una bottiglietta con l’acqua aspettavo che divenissero profumo,mia nonna raccoglieva le erbe nei campi e le vendeva al mercatoed io vicino alei piccola piccola chiudevo gli occhi e indovinavo di cosa si trattasse ,poi la vita ha cambiato direzione e ora sono un cancelliere ,che con l’olfatto niente ha in comune ,ma la passione e’ rimasta ,sogno ancora iuna seconda possibilita’ per diventare un naso o magari chissa’ lo ho gia’ avuta in una vita passata ,ti seguiro’ con molto piacere

  17. Pingback: Temporary Scienze Centre (e TerraUomoCielo) approdano a Verona – TerraUomoCielo

  18. Gentile Anna, proprio oggi mi sono imbattuta nel tuo blog e devo confessare di essermi emozionata. Lo scorso gennaio ho creato un blog che parla di odori, ambito che mi interessa forse quanto l’arte (di cui mi occupo per lavoro). L’olfatto guida da sempre il mio vissuto, i ricordi, la lettura della realtà, l’approccio con le persone…..io non posso prescindere da ciò che attraverso il naso mi arriva al cervello. Leggo e mi documento in merito, a maggio sono andata anche allo Smellfestival di Bologna.
    Il tuo blog è bellissimo, anche la grafica, interessante e tu hai la formazione per essere un’autorità in merito; il mio vorrebbe essere una ‘ricerca’, mi interessa che la gente lo usi come uno spazio per ‘parlare’ delle proprie esperienze olfattive, per provare a trasferire nel linguaggio verbale ciò che l’olfatto suggerisce. Ho anche dedicato una sezione ai racconti (per ora ne ho pubblicato uno solo), brevi storie ‘di naso’ che ho scritto, tra realtà e immaginazione.
    Devo ammettere con rammarico che la risposta è scarsa: i riscontri di chi ha lasciato commenti ai miei post sono molto interessanti, tuttavia molto pochi. Anche Facebook si sta rivelando una delusione, con i suoi rapidi me sbrigativi ‘mi piace’.
    Prova a visitarlo (www.thesmells.net), se hai tempo, magari mi puoi dare qualche consiglio.
    Ti seguirò….complimenti ancora.
    Silvia Merico

    • Cara Silvia grazie per il tuo messaggio 🙂
      Visiterò con piacere il tuo blog… è vero l’olfatto è ancora un po’ bistrattato e molti ancora non vi dedicano abbastanza attenzione ma sono ottimista: uniamo i nasi e continuiamo a esplorare il mondo degli odori. Sono dell’idea che l’entusiasmo si possa trasmettere, basta insistere 😉

  19. Ciao Anna, complimenti per il blog molto molto interessante !!!Io mi occupo di analisi sensoriale legata all’olio di oliva,faccio parte di un panel ufficiale e sono particolarmente attento ai profili olfattivi.Volevo chiederti se hai scritto qualcosa su olfatto e olio, se no devi farlo subito ( è un desiderio non un ordine..). Fra qualche settimana dovrò intrattenere bambini delle elementari parlando di olio e assaggio,puoi darmi delle dritte? Ti scoccerò ancora per il momento ti auguro un anno di fragranze e cose profumate Antonio

  20. Gentile dottoressa D’Errico che sia lei la persona che sto cercando da molto tempo? Se vive con la valigia in mano mi benga a trovare avrà molto da studiare!!! Sono Anna Rosa Ferrari una Singolarità nel mondo dei Profumi e della ricerca olfattiva e spirituale e sto cercando professionisti Veri con cui collaborari. Il mio cell lo trova sul web. Cordialmente ARose

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