Ovvero inizia Smell Festival (e ci sarò anch’io 😉 )
Ci siamo, oggi si alza il sipario dello Smell Festival, a Bologna dal 20 al 24 maggio. Un evento dedicato alla cultura dell’olfatto e all’arte del profumo. Il tema di quest’anno, Performing scents, esplora le intersezioni tra olfatto e arti performative e quando Francesca Faruolo, ideatrice del Festival, me lo ha detto io sono andata in un brodo di giuggiole: è ormai da un po’ che esploro e studio le intersezioni tra olfatto e arti performative, e lei con il team di Smell ha messo insieme un evento stimolante e raffinato, come sempre. Il caso non esiste vien da dire a volte. Il programma offre una panoramica ampia e sfaccettata del tema tra mostre, workshop di profumeria artistica e performance.
Si inizia oggi pomeriggio, 20 maggio, alle 16.00 con l’inaugurazione dell’installazione Mellifero #1 e performance dell’autrice Dacia Manto: “Pollini, resine, mieli e altre sostanze odorose… fa parte dell’installazione una struttura odorose sospesa che rimanda alla costruzione complessa di un alveare, tavoli/archivio che raccolgono tracce sensoriali e olfattive insieme a reperti di materiali organici, disegni, quaderni e altri elementi provenienti dallo studio della botanica e dell’entomologia”.
Venerdì sera invece, dalle 18.00 alle 23.00, al Grand Hotel Majestic “già Baglioni” ci sarà Perfume showcase, per avvicinarsi al mondo delle fragranze e conoscere non “solo” nuovi marchi di profumeria, ma i nasi che ci stanno dietro. Tra questi ci saranno anche Molinard, Sammarco e Bogue, che mi piacciono particolarmente. La serata inizierà con un aperitivo e proseguirà con la performance Danzare il profumo, un progetto di Smell Festival in collaborazione con la danzatrice Emilia Sintoni che tradurrà in movimento alcune delle note olfattive presentate.
L’apice del festival si raggiungerà domenica con la cerimonia del Kodo, l’antica arte giapponese di “ascoltare l’incenso”. È un appuntamento che mi emoziona particolarmente dopo averne tanto letto e ascoltato: lo scorso anno proprio in questi giorni ero a un simposio alla Sorbona di Parigi su Kodo e teatro olfattivo, mi si è aperto un mondo e ho iniziato così studiare e a documentarmi di più su quest’arte. Immaginate quindi come mi senta ora all’idea di una cerimonia dal vivo con il maestro Souhitsu Hachiya, 21esimo discendente dell’antica famiglia degli Hachiya. Evento raro che si svolgerà domenica pomeriggio in due turni alle 14.15 e alle 16.15, presso il Museo della Musica di Bologna.
Durante il fine settimana ci sarà poi una staffetta tra workshop di profumeria, conferenze e performance. Ovviamente non posso non segnalarvi i laboratori dei miei maestri, con i quali ho iniziato il mio avvicinamento al linguaggio del profumo e della profumeria artigianale: Martino Cerizza sabato pomeriggio alle 14.00 condurrà un laboratorio di fragranze a tema urbano; e Luigi Cristiano, domenica pomeriggio alle 14.00, spiegherà come preparare un aceto profumato da toeletta come quelli già usati nel Settecento.
Bonus
E sì, come vi accennavo, quest’anno ho l’onore di partecipare a Smell Festival. Sabato mattina alle 11.00 nella sala eventi del Museo della musica presenterò in anteprima, ancora in forma di studio, la performance di teatrodanza Duft, metamorfosi olfattiva di un gesto danzato. Successivamente, alle 11.45 terrò una conferenza sullo stesso tema: Il naso in scena, immaginari olfattivi nello spazio scenico.
È così, lavorando sulla fisiologia dell’olfatto da un lato, continuando con i training e la pratica di teatrodanza dall’altro, a un certo punto semplicemente è successo. Non potevo evitarlo: le cose si sono incrociate. Leggevo e studiavo (lo faccio ancora ovviamente) le ricerche di neuroscenze applicate all’ arte, la neuroestetica, le arti performative, danza e teatro soprattutto. Mi sono chiesta allora cosa ne fosse in tutto ciò dell’olfatto. Certo è un senso difficile da controllare, sfuggente, ma questo è sufficiente a ignorarlo? Nessuno si era preso la briga di mettere in scena un odore? Non dico una “puzza”, ma almeno un “profumo”? La mia ignoranza sulla questione andava colmata e nel frattempo avevo bisogno di provare da me. A usare gli odori in scena e durante il training dico. A capire come fare e come non cascare subito nelle trappole di un senso così viscerale. Come è andata? Questo ve lo racconto a Smell Festival, vi aspetto.