Sono appena rientrata dalle vacanze e direi che per riprendere c’è bisogno di qualcosa di leggero, delicato, che… praticamente non si sente: il profumo Helvetica, toh! Ché, appunto, chiamarlo profumo è una parola grossa visto che è fatto d’acqua e aria o come dice più elegantemente il sito:
Air. Water. You.
E costa 62.00$, in edizione limitata (e sì ci stavo facendo un pensierino, siete autorizzati a insultarmi, ma ho il debole per le cose inutili…).
Poi la verità è che da un po’ di tempo mi sono appassionata alla scrittura, quella a mano ma anche alla tipografia perciò un “profumo” che celebra un classico delle font come facevo a ignorarlo?
Helvetica fu creata nel 1957 da Max Miedinger e Eduard Hoffmann per la Haas Type Foundy di Münchenstein, in Svizzera. Per salvare la sua fonderia dal fallimento Hoffmann cerca un nuovo carattere in grado di competere con il tedesco Arkidenz Grotesk che spopola in quegli anni. Midienger crea così questo Neue Haas Grotesk, che verrà messo in commercio nel 1961 con il nome Helvetica. Nel 2007 per celerbrarne i 50 anni, è uscito un bel film indipendente sulla tipografia e il ruolo di Helvetica nel nostro immaginario visuale.
Helvetica The Perfume™. The scent of nothing è ispirato all’omonima font con un odore inodore: così come il carattere tipografico era stato ideato con l’intenzione di apparire il più possibile neutro e non interferire con il significato delle parole scritte, Guts & Glory hanno creato un oggetto che rappresenti il moderno design senza una esplicita “didascalia”, non ci sono messaggi intrinseci, ci sei solo tu e un oggetto di design, il senso emerge da questa interazione.
Extra: Ne Le vie del senso. Come dire cose opposte con le stesse parole, Annamaria Testa mostra le magie del lettering e come basti cambiare un carattere per stravolgere il senso di una parola.