Il fiuto dei dinosauri

Di bestie col naso enorme e poco fiuto e un T.rex che non vi immaginate

 

Rhinorex, così l’hanno chiamato, e se gli date un’occhiata capite subito perché. Lungo su per giù 9 metri, peso di circa 3.800 Kg, vegetariano. Segni particolari: un naso che fa provincia, nel vero senso della parola.

 

© Julius Csotonyi.

© Julius Csotonyi

Rhinorex condrupus fu rinvenuto nella formazione geologica di Neslen (Utah, Stati Uniti) negli anni Novanta dai paleontologi Rodney Sheetz e Terry Gates, della North Caroline State University e della Brigham University. Ci sono voluti due anni solo per estrarre il cranio dai sedimenti, ma alla fine una soddisfazione, anche perché era quasi intero e ha permesso ai ricercatori di fare una ricostruzione accurata dell’animale, un nuovo adrosauro, come hanno riportato sulla rivista scientifica Journal of Systematic Palaeontology lo scorso settembre.

Risale a circa 75 milioni di anni fa, epoca dell’alto Cretaceo, ed è stato ritrovato in una regione al tempo palustre, a 80 km dalla costa e circa 250 Km più a nord della formazione di Kaiparowitz, grosso sito di ritrovamento di altri adrosauri. Questi dinosauri sono caratterizzati da un muso a becco d’anatra, appartengono infatti alla famiglia dei dinosauri ornitisti. Molte specie inoltre avevano sulla testa creste di diversa forma: a ascia, a ventaglio, a elmetto.

Hadrosauroids

Griposaurus monumentensis aveva poi un interessante rigonfiamento sul naso e gli scienziati pensano ci possa essere qualche vicinanza con Rhinorex ma la questione è ancora molto dibattuta. A distinguere Rhinorex dagli altri adrosauri ci sono due tratti caratteristici: una proiezione a uncino dei processi nasali (un po’ semplificato, ma per capirci) e della premascella (la parte superiore del muso diciamo) e altre differenziazioni delle ossa nasali e facciali (le postorbitali, le squamosali). Il risultato insomma è invece di una cresta appariscente o di un muso a becco, un naso enooooorme. E il fiuto? In realtà nonostante tutto questo armamentario l’olfatto di Rinorex non doveva essere granché e i ricercatori hanno fatto diverse ipotesi su cosa ci facesse con un naso così: poteva forse servire come richiamo sessuale, o per il riconoscimento dei membri della propria specie o per smaciullare le piante di cui si cibavano.

D’altra parte altri dinosauri con molta probabilità avevano un olfatto molto sviluppato, Tyrannosaurus rex e Velociraptor per esempio. La paleontologa Darla Zelenitsky della Univeristy of Calgary (Alberta, Canada) ha pubblicato, con i colleghi Francois Therrien e Youshitsugu Kobayashi, già nel 2008 un primo studio. I ricercatori hanno fatto un’analisi comparativa delle dimensioni e della forma del bulbo olfattivo in 21 diverse specie di teropodi (dinosauri bipedi come il T. rex). Prendendo come riferifermento il rapporto tra le dimensioni del bulbo olfattivo e il resto del cervello hanno trovato che in alcune specie il bulbo olfattivo era molto sviluppato, indizio di un olfatto fino. Dati simili sono stati trovati anche per Archeopterix, il primo volatile, e questo suggerisce che gli uccelli, ritenuti in genere dall’olfatto poco sviluppato, devono aver perso molto del loro fiuto più tardi nell’evoluzione, come i ricercatori hanno riportato in uno studio del 2011.

 

Bonus

Se avete ancora in mente l’immagine del dinosauro “alla Jurassik Park” è il caso che la rivediate: ci sono già da un po’ numerose indicazioni scientifiche che con molta probabilità Tyrannosaurus rex e Velociraptor fossero dotati di piume. Il nuovo Jurassik World sarà presto in uscita – e andrò a vederlo- e anche se loro non si sono aggiornati noi almeno sapremo immaginarci un dinosauro piumato 😀

Dal Museo di Storia naturale di Londra

Dal Museo di Storia naturale di Londra

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