Naso e orecchio uniti, note che si ascoltano e si annusano. L’analogia tra lo spartito musicale e l’accordo di note fragranti è stato proposto e rivisto nel tempo più volte, e nel 1857 il profumiere G.W. Piesse imaginava ci potesse essere un legame percettivo tra olfatto e udito. Rimane ancora oggi una suggestione interessante e diversi artisti contemporanei vi si sono infatti dedicati componendo opere sonore ispirate ai profumi e viceversa.
Mi viene subito in mente Marie-Anouch Sarkissian, pianista, compositrice di melodie e di odori e coordinatrice di Parfum-musique presso l’associazione Arts d’Essence a Etoy, in Svizzera. L’ho conosciuta lo scorso anno durante un simposio olfattivo alla Sorbona e non saprei dire se il suo intervento fu più un’invito olfattivo alla musica classica o viceversa. Di sicuro stimolante. Conservo ancora le mouillette con i profumi ispirati ai brani musicali che intanto ci faceva ascoltare, e in testa il ricordo delle musiche composte sulla scia di un profumo. Nel suo universo creativo c’è la riflessione sul rapporto tra percezione sensoriale e spinta creativa concepita come il frutto di un evento sinestesico. In effetti se vogliamo, l’ispirazione artistica ha un po’ questa peculiarità, prende le informazioni che ci arrivano attraverso i sensi e le unisce operando un’attribuzione di senso nuova. E lì che avviene secondo me il ‘salto’, l’esperienza sensoriale viene proiettata in un nuovo contesto interpretativo che a sua volta influisce sulla nostra comprensione della realtà e paradossalmente ci fornisce una nuova sensibilità.
Lasciando il piano estetico e andando a guardare quello biologico, ci sono pure fatti interessanti. I sensi ci permettono di esplorare il mondo esterno e ricevere informazioni importanti per la sopravvivenza e le relazioni sociali. Questo è evidente negli animali che reagiscono rapidamente a potenziali pericoli come l’odore di un predatore, la vista di un intruso, un fragore improvviso. In questi casi vengono messi in atto comportamenti, spesso stereotipati, di fuga o attacco, per permettere all’animale di salvarsi la pelle. Nell’uomo il riflesso di trasalimento, in risposta a uno stimolo inaspettato ne è pure un esempio.
Un meccanismo secondo gli studiosi utile per ottimizzare e rendere ancora più rapida la risposta a determinati stimoli, sarebbe nella multisesorialità di alcuni sistemi. Ossia alcuni neuroni in una specifica corteccia sensoriale risponderebbero anche a stimoli provenienti da un’altro sistema sensoriale: ad esempio una parte della corteccia olfattiva risponde anche ai suoni. Perché mai? Le ipotesi sono ancora diverse e gli scienziati non hanno ancora capito la funzione e il meccanismo di questo fenomeno, ma una possibilità sarebbe appunto permettere all’animale di reagire in modo più efficiente a rapido a determinati stimoli: se per strada sento il clacson di un auto magari mi spavento e mi fermo un attimo a capire che succede. Se però sento il clacson e in più vedo un’auto che mi si avvicina a tutta birra mi sposterò subito per non essere investito.
Daniel Wesson e Donald Wilson nel 2013 hanno pubblicato sulla rivista scientifica Journal of neuroscience uno studio, sui topi, in cui si vede che una specifica area corticale, il tubercolo olfattivo, risponde a stimoli odorosi, come ci si aspettava dal momento che riceve informazioni direttamente dal bulbo olfattivo e dalla corteccia piriforme. Il 19% dei neuroni di cui è stata registrata l’attività rispondeva però anche a stimoli acustici, e il 29% dei neuroni testati mostrava gli effetti dell’interazione dei due tipi di stimolo, odore e suono, suggerendo una cross-modulazione tra i due sistemi. Questa è una delle prime evidenze che il tubercolo olfattivo, regione cerebrale poco studiata, sia coinvolto direttamente in funzioni multisensoriali. Come gli input sonori arrivino al tubercolo ancora non è noto. E’ possibile che seguano vie associative attraverso l’ippocampo e il pallido ventrale, che hanno connssioni dirette con il tubercolo olfattivo. Rimane comunque interessante il dato sperimentale, ora bisogna capirne meglio meccanismo e funzione.
Bonus
Anche quest’anno andrò a mettere il naso a Esxence, fiera di profumeria artistica che si svolgerà a Milano dal 26 al 29 marzo. Quest’anno il tema è proprio la relazione tra musica e profumo e per l’occasione venerdì 27 marzo alle 18.30 ci sarà un laboratorio musicolfattivo con il pianista e creatore di fragranze Laurent Assoulen.
Ci sono poi altri due appuntamenti da segnarsi:
- Giovedì 26 alle 16.00, il focus sulla storia della profumeria di Ermano Picco de La gardenia nell’occhiello
- Per annusare delle vere rarità del passato ci sarà il corner dell’Osmotheque direttamente da Parigi
- Sabato 28 alle 17.00, Giovanna Zucconi presenterà il suo libro La sua voce è profumo, ‘una passeggiata olfattiva’ tra i capolavori della letteratura…
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